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Point of View

Il mio pezzo di cuore.

E' ad Amsterdam. Sono convinta che dovrei abitarci un giorno, mi sento parte di quei canali, quantomeno insolita o forse stramba come le costruzioni erette lungo le immense diramazioni. Vorrei vivere su una barca, sì, una di quelle chiatte che oscillanno a pelo d'acqua anche se soffro sia il mal di mare che il mal di terra non m'importa, bramo il cigno alla finestra e quella sensazione di eterna malinconia che solo un'imbarcazione dismessa può dare.

Ignorare di avere quattro ruote a motore nel cortile e usare come unico mezzo di locomozione la bicicletta, quando è caldo, quando è freddo, quando piove e tira vento perché essere "green" è bello, nostalgico ed economico.

Trascorrere almeno un'intera primavera circondata dai tulipani e scoprire che forse e sottolineo forse potrei avere il pollicino verde, magari non proprio verde acceso, mi accontenterei di un pastello tenue.

Poter scoprire un museo diverso ogni sabato mattina, svegliarmi e riconoscere l'entusiasmo per la scoperta che si possiede solo da bambini.

Dimenticare il caffè ed iniziare ad amare il té sorseggiato al pomeriggio e so bene che questa è consuetudine inglese e non olandese, ma il MIO té si prende all'interno dell'orto botanico più suggestivo d'Europa con le farfalle posate sul dorso delle mani ed un silenzio assordante conosciuto solo da chi ha attraversato quel ponte.

Per tutto quello che non ho visto e vorrei fare mio ricongiungendomi così a quel pezzo di cuore abbandonato ad Amsterdam da troppo tempo.

 
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