Di fiori vestita
Sono i giorni del caldo a sprazzi, dell'alta pressione promessa e mai arrivata che esci con il giubbotto di pelle sopra un abito di chiffon ed alle 11:00 strapperesti entrambi a morsi.
Sono i giorni del venticello tanto desiderato, indispensabile per spazzare via le nuvole grigie ma che oltre a spedirti la gonna ampia e vaporosa sopra i capelli ti indirizza a casa con il raffreddore.
D’altronde la meteorologia non è il nostro mestiere, attendiamo piuttosto il primo raggio di sole per riporre sciarpe, maglioni e cappotti a prescindere dalla data scritta a caratteri cubitali sul calendario, più volentieri scrutiamo il cielo o come soluzione estrema cacciamo una mano fuori dalla finestra per intuire le ipotetiche condizioni atmosferiche della giornata.
Ci hanno sinceramente stancato i beige, i sabbia che di mare hanno veramente poco, i marroni, i neri funesti, che sanno troppo d’inverno e di passato, il nostro karma desidera una scossa e una spruzzata di colore.
Occhi puntati al futuro, dunque, verso quel prato fiorito di fianco a casa nostra e, con un po di immaginazione portiamo quel bouquet di colori direttamente nel nostro armadio.
A presto
Elena